
Oggi, tristemente devo constatare che la politica, questa politica, i suoi rappresentanti tutti - nessuno escluso - NON meritano di ricevere dal cittadino la solita "delega in bianco".
Nutro il massimo rispetto ed apprezzamento per i giovani che oggi si avvicinano alla politica; voglio sperare che lo facciano con i nobili fini con cui la mia generazione si approcciò alla politica, con quei valori e quegli ideali che soli possono contraddistinguere la passione politica al servizio di tutti dalla bramosia del potere e dagli interessi personali.
La mia vita politica, il mio impegno politico discendono dall'esempio che ci era trasmesso da politici quali Berlinguer, Ingrao, Pajetta, Natta, Iotti e tanti altri, politici totalmente diversi da quelli di oggi dove trionfa la mediocrità dei dirigenti ridotti a gestire il giorno per giorno esclusivamente per autoconservarsi in questo sistema di potere.
Entrai in Consiglio comunale di Lavagna nel gruppo "Comunisti e Indipendenti" seguendo alla lettera quanto disse S. Rodotà quando diventò parlamentare: "“Ci ho messo quasi un anno a capire dove stavo: c’era un’altissima professionalità parlamentare, non si improvvisava. Si studiava, non si andava a orecchio: bisognava stare al passo”, ecco questo era il primo compito per chi si approcciava alla politica, oggi non è più così, si improvvisa, si vuole con immediatezza diventare sindaci o ministri.
Questi politicanti proponendoci le loro irrealizzabili promesse ci dicono "i cittadini devono sapere cosa propone un partito prima di apporre la croce sulla scheda elettorale" e poi sfornano una serie di critiche alle proposte altrui ritenute fantasiose e contraddittorie, io dico come le proprie; l'esperienza di questa 2a Repubblica dimostra, senza alcun dubbio, come una volta eletti disattendano le promesse, i programmi ma anche le alleanze per non parlare dei "cambi di casacca" ed hanno lo sfacciato coraggio di chiedere il voto? No grazie.


Ed io dovrei dare il mio voto a qualcuno di questi "manigoldi" che vorrebbero convincere i cittadini con le promesse più strampalate che non manterranno mai come ognuno può constatare con un piccolo sforzo di memoria sugli anni passati?
NO GRAZIE. HO GIA' DATO....
IO NON VOTO PIU'.
1 commento:
Tutto da sottoscrivere dalla prima all'ultima parola. L'unica obiezione è sull'utilità del non andare a votare. Credo che non andare a votare sia come relegarsi all'Aventino. Meglio recarsi al seggio e votare non scheda bianca che potrebbe facilmente essere riciclata ma scheda nulla con un segnaccio o una frase. Una scheda nulla è un voto di protesta che dà un segnale politico più importante di un'assenza al voto difficilmente inquadrab ile.
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