martedì 19 novembre 2013

UN ALTRO MONDO E' POSSIBILE.

Non è più possibile vivere continue emergenze che si trasformano in disastri, in tragedie, ultime agli "onori della cronaca" la Terra dei fuochi e l'alluvione in Sardegna.
Non è più possibile continuare nella distruzione del pianeta terra come se non fosse nostro primario compito lasciarla ai nostri figli vivibile come ci è stata consegnata.
Non è più possibile ritrovarsi ogni anno con l’arrivo delle nuove piogge, al manifestarsi di nuove alluvioni  ad inseguire emergenze, a far la conta di danni e vittime;deve essere prioritario sostituire radicalmente la cultura della emergenza con quella della prevenzione.
Non è più possibile proseguire con la "cementificazione selvaggia"prima causa  del dissesto idrogeologico e dello sprofondamento quotidiano del paese nel fango.
Non è più possibile comportarsi come si è fatto fino a questo punto della storia: produrre, consumare e sprecare può avere delle conseguenze irreparabili.
Non è più possibile proseguire in questo forsennato consumismo che, mentre consuma tutte le risorse rinnovabili del pianeta arricchisce le grandi multinazionali.
Non è più possibile uno sviluppo delle tecnologie migliori e più avanzate solo per produrre nuovi smartphone anzichè provvedere ad un riassetto del territorio.
Non è più possibile continuare ad  approvare in nome di uno "sviluppo (IN)sostenibile" e di maggiore ??? "occupazione" grandi opere, speculazioni edilizie, saccheggi vari del territorio, distruggendo suoli agricoli anzichè programmare il recupero degli immobili esistenti, rendendoli più efficienti dal punto di vista energetico, di puntare sul risanamento/ricostruzione dei centri storici abbandonati.
Non è più possibile continuare ad investire le scarse risorse anzichè nella messa in sicurezza del territorio in "buchi nelle montagne" "nuovi grattacieli" "nuove grandi autostrade" "nuovi grandi eventi".
Non è più possibile continuare a consumare più risorse rinnovabili di quante la terra sia in grado di rigenerarne nel corso di un anno.
Non è più possibile vivere continue emergenze rifiuti ma neppure risolverla con la costruzione di inceneritori.
Non è più possibile rimanere insensibile al grido di allarme di molti scienziati in riferimento ai mutamenti climatici dei quali i cittadini del "mondo sviluppato" sono i responsabili; abbiamo davanti a noi una catastrofe se non verrà ridotto lo spreco di energie e di conseguenza l'emissione di un surplus di anidride carbonica nell'atmosfera che significherà in questo secolo un aumento della temperatura di 2-3-4- gradi rendendo invivibile gran parte della terra.
Non è più possibile non comprendere come sia impossibile una crescita infinita in un un pianeta dalle risorse finite.

Ecco alcune buone ragioni per un Governo di vero cambiamento, per "governanti" che utilizzino il buon senso; purtroppo buon senso e interesse collettivo sono spesso in contraddizione con gli interessi dei pochi e soliti noti… E questi ultimi prevalgono sempre.


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