venerdì 25 luglio 2014

Se provassimo a fare qualche passo indietro...........

Torniamo indietro solo di alcuni mesi: la politica, l'informazione, dopo il pronunciamento della Consulta, ci parlavano di un Parlamento delegittimato, erano in larga parte orientate verso l'illegittimità dei parlamentari eletti sulla base di una norma illegittima, in particolare di quelli eletti con il premio di maggioranza; all'ordine del giorno vi era quasi esclusivamente la necessità di una nuova legge elettorale, si sarebbe comunque potuto votare con il proporzionale, e poi al voto.
E poi cosa è successo?
E' arrivato "un incantatore" che distribuendo a destra e manca fiumi di parole, manovrato dai soliti "poteri" più o meno occulti, ha sostituito "un pessimo governo" con "un governo pessimo", e urla e strepita che non subirà i "diktat" di una minoranza (dimenticando che i sondaggi assegnano ai cittadini contrari alla sua riforma costituzionale oltre il 70%)... e certo ,sappiamo bene quali "diktat" vuole imporre a noi cittadini.
Nel frattempo si allungano i tempi per la riforma elettorale, ma non era l'urgenza per andare al voto, e si tende a portare avanti una riforma costituzionale che, causa i tempi necessari per le quattro letture e l'eventuale referendum (che non è una concessione del governo) garantirebbe la durata del governo fino alla scadenza naturale del 2018, probabilmente ciò che in molti vorrebbero.
Ci dicono che hanno discusso quattro mesi: 
chi? lui e un condannato? una maggioranza incostituzionale? noi cittadini dovremmo assegnare a loro la "patente" di nuovi "Padri Costituenti"?
Da oltre vent'anni non sono più schierato con alcun partito, tuttavia ora è il momento di schierarsi; schierarsi con le opposizioni tutte per costringere il governo a rinunciare a questa riforma, che andrebbe a smantellare le misure a protezione della Costituzione volute dall'Assemblea Costituente, un architettura di pesi e contrappesi quale meccanismo di controllo e garanzia. Questo disegno porta ad una occupazione del potere che  non so quanto nell'immediato, ma sicuramente nel futuro, pone davanti a noi tutti il rischio di una svolta autoritaria. 
Come non tener presente che non si sta discutendo del "sesso degli angeli", si sta discutendo di revisione costituzionale, di un qualcosa che quanto meno lasceremo a figli e nipoti, dopo aver distrutto tutto quanto era distruttibile, sarebbe questa l'eredità che vorremmo lasciare?


NO. IO NON CI STO. NON IN MIO NOME!!!!!!!!!!!!!

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